mercoledì 27 febbraio 2013


  1. il filo sottile che tiene insieme due persone
    - Quale filo?

    - Il filo di tutto quello che le tiene legate, anche quando sono lontane. Anche quando non si vedono e non si parlano.

    - Perché dici il filo?

    - Perché è una cosa molto sottile e molto resistente, no? Che puoi anche non vedere, ed è estensibile quasi senza limiti attraverso la distanza e il tempo e l’affollamento delle altre per...sone che occupano lo spazio e lo attraversano in ogni direzione.
    Però non è affatto scontato che ci sia, il filo.

    - No?

    - No. Magari due pensano di essere molto legati, poi appena provano ad allontanarsi scoprono che in realtà stanno benissimo ognuno per conto suo.

    - E allora perchè pensavano di essere legati?

    - Perchè erano tenuti insieme da una colla di pura abitudine e oggetti e luoghi condivisi e gesti stratificati. E’ una colla così forte da sembrare una saldatura permanente, ma appena uno dei due prova a staccarsi non c’è nessun filo che lo segua.

    - Che triste.

    - Sì. La maggior parte dei legami sono di questo genere, credo.

    - Come fai a sapere che invece il filo c’è?

    - Quando provi a romperlo, e ti trovi in caduta libera attraverso il senso delle cose.

    - E di cosa è fatto, questo filo?

    - Di uno scambio continuo di domande e risposte. Sguardi, anche solo immaginati. Assonanze e intuizioni e sorprese, curiosità  
    reciproca che non si esaurisce. E similitudini, e differenze.

2 commenti:

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