- il filo sottile che tiene insieme due persone
- Quale filo?
- Il filo di tutto quello che le tiene legate, anche quando sono lontane. Anche quando non si vedono e non si parlano.
- Perché dici il filo?
- Perché è una cosa molto sottile e molto resistente, no? Che puoi anche non vedere, ed è estensibile quasi senza limiti attraverso la distanza e il tempo e l’affollamento delle altre per...sone che occupano lo spazio e lo attraversano in ogni direzione.
Però non è affatto scontato che ci sia, il filo.
- No?
- No. Magari due pensano di essere molto legati, poi appena provano ad allontanarsi scoprono che in realtà stanno benissimo ognuno per conto suo.
- E allora perchè pensavano di essere legati?
- Perchè erano tenuti insieme da una colla di pura abitudine e oggetti e luoghi condivisi e gesti stratificati. E’ una colla così forte da sembrare una saldatura permanente, ma appena uno dei due prova a staccarsi non c’è nessun filo che lo segua.
- Che triste.
- Sì. La maggior parte dei legami sono di questo genere, credo.
- Come fai a sapere che invece il filo c’è?
- Quando provi a romperlo, e ti trovi in caduta libera attraverso il senso delle cose.
- E di cosa è fatto, questo filo?
- Di uno scambio continuo di domande e risposte. Sguardi, anche solo immaginati. Assonanze e intuizioni e sorprese, curiosità reciproca che non si esaurisce. E similitudini, e differenze.
A volte mi sembra che, dietro ogni "non sono d'accordo con la tua idea, invece IO penso diversamente" è come un voler dire, garbatamente, "tu hai torto, io ragione!".
Io credo, quindi, che su un argomento, ognuno debba esprimere la sua libera opinione, ma senza sottolineare il fatto che, siccome non si è d'accordo, vuol dire che l'idea è sbagliata!
Io credo, quindi, che su un argomento, ognuno debba esprimere la sua libera opinione, ma senza sottolineare il fatto che, siccome non si è d'accordo, vuol dire che l'idea è sbagliata!